Non cerco la foto perfetta. Cerco te.

La fotografia di matrimonio non è posa, è verità.

Francesca non si è mai sentita a suo agio davanti a un obiettivo.
Quando ci siamo incontrati per parlare del suo matrimonio, mi ha confessato subito:
“Io non so posare… ho paura di non venire bene.”

Quella paura la conosco bene.
Ed è proprio lì che le ho sorriso e le ho detto:
“Non mi interessa la posa. Mi interessi te.”

Il giorno del matrimonio, Francesca non ha dovuto fare nulla di speciale.
Non le ho chiesto di fermarsi, di girarsi verso la luce, di sorridere a comando.
L’ho lasciata vivere.

E allora è successo tutto.
Il papà che le ha stretto la mano prima di entrare in chiesa.
La lacrima che le è scesa quando ha incrociato lo sguardo di Michele.
La risata liberatoria mentre gli amici la abbracciavano forte.

Nessuna di queste cose si poteva programmare.
Sono arrivate da sole, vere, spontanee.
Io ero lì solo per custodirle.

Quando, qualche settimana dopo, Francesca e Michele hanno sfogliato il loro album, lei ha sorriso e mi ha detto: “Ecco, questa ero io. Questa era la nostra storia.”
Non perfetta. Ma vera.
E quindi bellissima.

Se anche tu sogni un album che racconti davvero chi sei, scrivimi. Sarò felice di custodire la tua verità.

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